Bisogna sconfiggere per sempre il penoso tentativo, condotto con perfidia di nascosto e da anni per chiamare tutto il comune Centola-Palinuro. Ciò sarebbe per noi una vera rovina! Gli esercizi commerciali, le case perderebbero una grossa parte del loro valore attuale, in quanto le banche, le agenzie creditizie dovrebbero valutare allo stesso modo nei cinque paesi del nuovo comune Centola - Palinuro a danno nostro naturalmente. Da circa sei anni è cominciata una grave torbida manovra per svilire prima il centro turistico nel modo peggiore per favorire loro e distruggere noi di Palinuro. La questione si può sintetizzare, dicendo che tutto si è svolto in tre fasi:
I Fase - Le targhe sulla strada che delimitavano il centro turistico scompaiono... Noi del comitato le abbiamo fotografate nel deposito dei rifiuti comunali dal 1998 al 2003, e le foto sono depositate nel nostro archivio. Di conseguenza i forestieri che arrivano da Camerota, dalla Mingardina, da Centola, dalla variante SS 18, non sanno più dove e’ il paese! Arrivano fino al centro, addirittura fino al porto per chiedere dov’è Palinuro, dov’è il mare, poiché mesi or sono l’amministrazione comunale ha costruito una muraglia adiacente l’ex Club Med che ostruisce la vista del mare. È uno scandalo, forse unico, di un sindaco che nasconde il suo prezioso paese.
II Fase - la più grave: col pretesto dell’informatizzazione fanno scomparire dappertutto il nome di Palinuro sostituendolo con quello di Centola: indirizzi postali, codice postale, documenti, depliant turistici, ospedali, enti vari, corrispondenza che va a spasso da Centola a Palinuro, corrieri del commercio che vanno prima a Centola e poi a Palinuro. danni gravi per i cittadini e per il turismo, sceso quest’anno ai minimi storici. Danni enormi quanto gratuiti, in quanto tutto si è svolto senza un manifesto, un avviso pubblico, niente; soltanto offese e mortificazioni. Essi dicono che i palinuresi sono “ignoranti e pisciaiuoli”. . .e così vanno trattati !!! Io aggiungerei che ci trattano proprio come handicappati. Ho visto ragazzine di diciotto anni piangere perché non hanno voluto scrivere “Palinuro” sulla loro carta d’identità che ritiravano la prima volta: sono traumi psichici gravi per quell’età così delicata! Che umiliazione! Qualcuno ha dovuto ricorrere a qualche stratagemma per vedersi riconosciuto il diritto della scritta del suo tanto amato luogo natio!!! Persone già ricoverate nei grandi ospedali metropolitani non hanno potuto trovare la cartella clinica, ma fermiamoci qui! Cose gravissime, che in termini giuridici si chiamano vilipendio, violazione dei diritti civili ed altro!
III Fase – Arriva il colpo finale, a cose fatte! Hanno detto ai consiglieri di Palinuro, ad alcuni albergatori e ad altri: “Vedete, ormai compare solo Centola… noi vi vogliamo aiutare”. No, grazie! Pertanto noi cittadini di Palinuro, insieme ai turisti, ai proprietari di casa, ai titolari di esercizi commerciali in Palinuro, chiediamo alle forze politiche governative un intervento urgente per risolvere il caso di questo centro turistico internazionale, il cui nome ha attirato ed attira decine di migliaia di turisti ogni anno, sia per i ricordi mitici e storici, sia per l’eccezionale notorietà acquisita dal Club Mediterranée, che, quando era attivo, inviava qui un treno speciale con la scritta Parigi - Palinuro. Palinuro, caso nazionale!!!
Chiediamo l’invio di un commissario governativo per ripristinare la “legalità” nel Comune, rimettere al loro posto le targhe che delimitavano il paese turistico più famoso al sud Italia, ripristinare gli indirizzi con codice postale ecc. Chiediamo che si riprenda la pratica per l’autonomia del rinomato centro turistico, chiedendo nelle sedi competenti del governo una norma in deroga alla legge del numero di abitanti, in quanto Palinuro ha una notevolissima popolazione fluttuante. Il territorio del nuovo comune deve essere quello designato dal turismo dal 1955 in poi, vale a dire tutta la fascia costiera, dal Mingardo al porto, tanto è vero che tutti gli insediamenti in questa area sono stati costruiti soltanto a scopo di turismo dopo il 1995, mentre prima la suddetta era zona agricola con soltanto qualche casolare. Il comitato intanto ringrazia la FIAT per aver dato nome “Palinuro” ad una prestigiosa auto sportiva spider, la “Barchetta” e per aver prodotto la Ritmo Cabriolet in colore “blu Palinuro”. Speriamo che il sindaco non protesti contro la FIAT che non ha chiamato la macchina Centola - Palinuro. C’è poi un’altra considerazione: chiamando tutto Centola - Palinuro non ci sarebbe più la possibilità di creare un nuovo comune “Palinuro” staccato dai quattro paesi. Essi parlano di referendum, noi ci impegniamo a farlo dichiarare assolutamente inammissibile, in quanto il centro turistico è composto anche e prevalentemente da gente che in gran parte non residente, ma determinante a creare l’entità’ economico – turistica e sociale. Sfido chiunque a credere che costoro vogliano fare un regalo ai palinuresi! Devo concludere purtroppo: ricordatevi che sfregiare questo nome sarebbe un suicidio per i palinuresi eun genocidio per il comitato di affari: quello del manifesto di rifondazione comunista tanto per intenderci... Salviamo Palinuro! La lotta sarà difficile ed impari, non scoraggiamoci. Noi siamo dalla parte della ragione e questa sconfiggerà l’inganno e la pesante violazione dei diritti civili.
Dott. Giuseppe Cernelli
Comitato Cittadino Palinuro
Via Indipendenza, 216
Palinuro (SA)
Tel. 0974.938345 (ore ufficio)
Il destino di Palinuro, il futuro del suo nome non può essere affidato a circa venti persone, sebbene rappresentanti politici del comune di Centola e neppure il referendum può considerarsi esaustivo nell’assegnare al suddetto nome storico la voce Centola – Palinuro oppure Palinuro – Centola, in quanto il centro turistico di larga fama internazionale appartiene di fatto e culturalmente a tutta una popolazione in maggior parte ivi non residente e che pertanto viene privata democraticamente del diritto di scelta appunto del millenario nome di “Palinuro”, che in tal guisa perde ogni riferimento negli indirizzi legati al commercio del turismo nazionale ed internazionale. Per non parlare dei documenti, indirizzi postali, CAP, ospedali, enti statali e parastatali, ecc. Altro motivo da considerare è il fatto che Palinuro rappresenta uno di quei tanti casi in cui una frazione, per una qualche ragione, assume un’importanza superiore al capoluogo comunale. Nel caso specifico la ragione è obiettivamente rilevante, in quanto la bellezza del territorio di capo Palinuro e la storia e le leggende che vi aleggiano attribuiscono a questa località enorme fascino. Pertanto è inammissibile, quanto inconsueto edantidemocratico, che sia il capoluogo a prendere una decisione tanto lesiva degli interessi del turismo e d’immagine non solo della frazione Palinuro, ma del Comune tutto e di quelli limitrofi di Pisciotta e Camerota.